TETUAN - QAYIN

Rilasciato da:

Brigadisco
Onlyfuckingnoise Records

Data di rilascio: 23 febbraio 2013


Sbarcati casualmente sull’isola segreta degli antichi guerrieri Tetuan, veniamo fatti prigionieri dai guardiani indigeni per aver calpestato il sacro suolo dei loro avi. Nella tormentosa attesa della condanna, veniamo a conoscenza del prezioso libro degli antenati: “Qayin”, il codice segreto che i Tetuan si tramandano dall’inizio della storia umana; generazioni di saggi che, girando il mondo in lungo e in largo, hanno cercato la chiaroveggenza sonora affinando le loro doti musicali a livelli sbalorditivi. Il libro stabilisce che, qualora qualcuno calpestasse il sacro terreno, dovrà essere sottoposto a un rito di iniziazione in cui i tutori del segreto mostreranno i loro antichi rituali. Il cerimoniale ha inizio, l’energia del trio si manifesta con melodie che spaziano dall’art al math-rock contornate in alcuni casi da impronte avant-rock più sperimentali. Rangoon da il via, grida battagliere incitano gli altri membri che si scatenano con un avant-rock arabeggiante. Un intro avant che evolve in un finale più math. E’ questo il loro benvenuto: Welcome to è una danza sperimentale arricchita da un’atmosfera kraut-rock, dove le percussioni prevalgono fino ad erompere in Bengasi e Barakallahulekom, due frenetici pezzi in cui il primo, calca forsennate risonanze math ornate da velluti psichdelici, mentre il secondo, è un ballo sfrenato intorno al mistico totem di Qayin. Arriviamo a un momento di calma apparente Outrohn, un intermezzo noise che anticipa il brano più significativo: Qayin, il ricordo del primo uomo “Tetuan” sulla terra, il più assennato ricercatore sin dagli inizi della storia. I suoi sforzi hanno dato la possibilità ai restanti condottieri di raggiungere l’ultimo stadio di saggezza Hevel. Il terzo orecchio è il dono divino concesso ai Tetuan, potere che gli permette di catturare i suoni più nascosti nell’universo, avendo così la possibilità di sperimentare avveniristiche formule musicali. Luxor pone fine all’antico rito che porta lontano da questo posto nascosto, un luogo arcaico, accessibile solo tramite il Vinile dei Tetuan, in cui sono segnate le coordinate per raggiungerlo e per avere la possibilità di ascoltare le sconfinate sonorità di “Qayin”.


Link:

Tetuan (pagina ufficiale di facebook)

Bandcamp (streaming album)

ICEAGE - YOU'RE NOTHING

Rilasciato da:

Matador Records


Data di rilascio: Febbraio 2013



“The future is unwritten”. Il punk è morto? Giacchetti attaccati al chiodo, jeans ricuciti, creste rasate…Consumato dal suo stesso rumore ha lasciato delle ceneri che adesso sorvolano il panorama post-punk. Ma ci sono dei gruppi che respirano questi fumi fino a intossicarsi! Come accade nella fredda Danimarca dove gli Iceage gridano vendetta! Una rappresentazione nuda e cruda del “punk” ai giorni d’oggi: stuprato, depresso, affamato. Elias Bender Rønnenfelt, Jakob Tvilling Pless, Johan Surrballe Wieth and Dan Kjær Nielsen sono quattro cavalieri dell’apocalisse mandati per creare scompiglio, figli ribelli degli anni 2000! Dei “child-out” messi tra passato e presente per far capire che l’anima del punk vive e pulsa di vita propria. “You’re nothing” è una bomba pronta per essere innescata. Un disco che trasuda venature punk “old school” con esplosioni hardcore. Il tutto equilibrato da un intermezzo “ambient/sperimentale” che va ad accorparsi con atmosfere Darkwave e con la romantica traccia basata su “L’ultima occasione” della cantante anni ‘60 Mina. Un album di 28 minuti e poco più, da iniettarsi nel timpano senza pensarci troppo, distorsioni e voce che attaccano il condotto uditivo dando il via a un pogo di cellule ciliate. Burning hand  racchiude l’anima del disco, dalle mani fino a tutto il corpo divampa la fiamma accesa dalle corde vocali di Rønnenfelt, una voce addensata da un alone malinconico che all’occorrenza vibra fino ad esplodere in grida isteriche e incazzate, tenendo l’attenzione dell’ascoltatore fino alla fine. L’attesa che durava dal loro Ep “New Brigade” del 2011 è stata ripagata, aspettando un live in Italia non ci rimane che dire: Punk’s not dead.



Iceage - Ecstasy




Link:

Iceage (pagina ufficiale)

SONIC JESUS - S/T

Rilasciato da:

Fuzz Club Records

Data di rilascio:
11 ottobre 2012



E’ un boabab alto come un palazzo di quattordici piani quello che ci troviamo di fronte una volta fatto partire il disco dei Sonic Jesus. Un esemplare enorme che sovrasta il panorama intorno, un albero che respira, si muove. Nella corteccia c’è una porta incastonata su cui sono riportare le seguenti parole: “When I become death, death is the seed from which I grow”. E’ quindi un essere dotato di libero arbitrio, una creatura formata da cinque elementi che lo nutrono di linfa vitale: Tiziano Veronese (voce, chiatarra), Fabio Perciballi (Voce, chitarra, percussioni), Lorenzo Mancini (Basso, percussioni), Simone Russo (Batteria) e Marco Baldassari (Farfisa, Harmonium, Theremin, Percussioni). Il custode di questa creatura è una scimmia che ci viene incontro per fare gli onori di casa, Monkey on my back sonorità lynchiane vibrano nei piani bassi, un groviglio di radici spunta dal suolo fino ad arrivare al piano soprastante. La vista si sfoca, il suono della voce è ipnotico, si dissolve e ci invita a seguire il mammifero. Lost nei meandri della maestosa pianta, l’organo accompagna la salita mescolando sonorità psichedeliche e plasmando la stanza con fatue forme geometriche. Il custode ci offre un tè mentre la vista ci abbandona definitivamente lasciando all’udito la guida dei nostri passi. Il suono diventa più duro e tenebroso, Undeground  è la traccia più kraut rock dell’album, cerchiamo il coraggio per salire oltre il 13° piano, mentre l’essere continua a stordirci con onde sonore neo-psichedeliche. E’ tempo di affacciarsi alla grande finestra del 14° piano It’s time to hear la vista torna di colpo, il sudore goccia nell’irrealtà dello spazio…Appesi a un filo invisibile ondeggiamo nel vuoto. Le montagne all’orizzonte si deformano assumendo forme femminili e questo spettro avanza seducendo alla vista per poi trascinarci giù nel buio. Catturati dalla mastodontica creatura diventiamo infine parte di essa. “The bad trip is gone, is the end of this sound”.


Sonic Jesus - It's Time To Hear



Link:

Sonic Jesus (pagina ufficiale di facebook)

Bandcamp (streaming ep)


SIRIO GRY J & STEFANO ROCCHI – ACIDSTANCE EP


Rilasciato da:

Stato Elettrico

Data di rilascio: 4 febbraio 2013


“Io ne ho ascoltate di cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Durante l’abituale corsa al parco mi è successo qualcosa di incredibile; gli esperti le chiamano “abduction” i miscredenti “sbronze”. Vi assicuro che svegliarsi sul prato con il lettore in riproduzione casuale che emana suoni mai ascoltati e mai caricati in playlist, fa venire la pelle d’oca. Ora sta a voi credermi o no, ma qualche tempo fa ho avuto un incontro del quinto tipo. Trovarsi su una navicella aliena non è poi così spaventoso come può sembrare, anzi, gli alieni sono tipi piuttosto socievoli. Arrivato al cospetto di questi enigmatici esseri, vedevo in loro la curiosità dilatarsi nei voluminosi occhi a mandorla. Non erano tanto incuriositi da me, quanto dal mio lettore musicale, che mi hanno sottratto con estrema delicatezza e inserito in uno strano box. Immediatamente nell’abitacolo della navicella si è diffuso il suono. Dopo aver ascoltato per qualche minuto il mio “sacro dispensatore di musica”, ho visto una reazione strana da parte loro: sogghignavano strafottenti e blateravano qualcosa in una lingua incomprensibile. In quel momento è arrivato in mio aiuto un alieno dall’aria composta, che  traduceva la loro lingua, e mi ha spiegato che per loro “la musica umana” è ormai obsoleta. Per questo motivo hanno creato degli esseri con sembianze umane, in modo da divulgare la “musica aliena” sulla terra e cercare di velocizzare il processo di evoluzione musicale. E’ qui che mi hanno presentato “Acidstance” degli extra-terrestri Sirio Gry J e Stefano Rocchi. L’ep è un oggetto non identificato in cui sonorità future-techno-sperimentali spaziano tra suoni incorporei e metafisici. Greg è la ricerca di un groove lento in cui un lamento umano mixato, va a ricordare la continua inettitudine dell’uomo, eterno insoddisfatto. E’ l’inizio dell’abbordaggio navale, la transizione dalla terra a Nostromo, il percorso esplorativo alla scoperta dell’astronave, l’incredulità davanti a questa forma di vita così evoluta, una razza sorprendentemente aperta alla sperimentazione sonora. Gli ibridi sono pronti a persuadere il genere umano e liberarlo dal Morbus (in latino "malattia"), rappresentazione del morbo che da anni affligge la musica, ormai troppo strumentalizzata dal denaro, soffocatore di idee libere e innovative. Qui i due ragazzi classe 87 duettano usando la 303 roland, un synth acido e cinguettante che descrive bene questo posto misterioso pieno di tecnologie impensabili per un comune terrestre; è il modo con cui ricordano il vecchio, riportandolo a nuova vita creando diverse sonorità. Le ultime due tracce sono un remix di Morbus (uno di Labarome T.M.I. e l’altro di Mental Language) in cui capiamo che gli umani collaborano ormai da molto tempo con gli alieni. Sicuramente, nell’alto dell’infinito universo, questi neo mecenati continueranno a istruire nuovi ibridi per spargere seme musicale sulla superficie terrestre a beneficio delle generazioni future. Il messaggio è chiaro: “We are here”.


Link:

Sirio gry J  (pagina ufficiale di soundcloud)

Stefano Rocchi (pagina ufficiale di soundcloud)

Sirio Gry J & Stefano Rocchi- Acidstance Ep  (free download ep)