Rilasciato da:
Stato Elettrico
Data di rilascio: 4 febbraio 2013
“Io ne ho ascoltate di cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Durante
l’abituale corsa al parco mi è successo qualcosa di incredibile; gli esperti le
chiamano “abduction” i miscredenti “sbronze”. Vi assicuro che svegliarsi sul
prato con il lettore in riproduzione casuale che emana suoni mai ascoltati e
mai caricati in playlist, fa venire la pelle d’oca. Ora sta a voi credermi o no,
ma qualche tempo fa ho avuto un incontro del quinto tipo. Trovarsi su una
navicella aliena non è poi così spaventoso come può sembrare, anzi, gli alieni
sono tipi piuttosto socievoli. Arrivato al cospetto di questi enigmatici esseri, vedevo in loro la curiosità
dilatarsi nei voluminosi occhi a mandorla. Non erano tanto incuriositi da me,
quanto dal mio lettore musicale, che mi hanno sottratto con estrema delicatezza
e inserito in uno strano box. Immediatamente nell’abitacolo della navicella si
è diffuso il suono. Dopo aver ascoltato per qualche minuto il mio “sacro
dispensatore di musica”, ho visto una reazione strana da parte loro: sogghignavano
strafottenti e blateravano qualcosa in una lingua incomprensibile. In quel
momento è arrivato in mio aiuto un alieno dall’aria composta, che
traduceva la loro lingua, e mi ha spiegato che
per loro “la musica umana” è ormai obsoleta. Per questo motivo hanno creato
degli esseri con sembianze umane, in modo da divulgare la “musica aliena” sulla
terra e cercare di velocizzare il processo di evoluzione musicale. E’ qui che
mi hanno presentato
“Acidstance” degli
extra-terrestri Sirio Gry J e Stefano Rocchi. L’ep è un oggetto non
identificato in cui sonorità future-techno-sperimentali spaziano tra suoni
incorporei e metafisici.
Greg è la
ricerca di un groove lento in cui un lamento umano mixato,
va a ricordare la continua inettitudine dell’uomo, eterno insoddisfatto. E’
l’inizio dell’abbordaggio navale, la transizione dalla terra a
Nostromo, il percorso esplorativo alla
scoperta dell’astronave, l’incredulità davanti a questa forma di vita così
evoluta, una razza sorprendentemente aperta alla sperimentazione sonora. Gli
ibridi sono pronti a persuadere il genere umano e liberarlo dal
Morbus (in latino "malattia"), rappresentazione del morbo che da anni affligge la musica, ormai troppo
strumentalizzata
dal denaro,
soffocatore di idee libere e innovative. Qui i due ragazzi classe 87 duettano
usando la 303 roland, un synth acido e cinguettante che descrive bene questo
posto misterioso pieno di tecnologie impensabili per un comune terrestre; è il
modo con cui ricordano il vecchio, riportandolo a nuova vita creando diverse sonorità. Le ultime due tracce sono un remix di
Morbus (uno di Labarome T.M.I. e l’altro
di Mental Language) in cui capiamo che gli umani collaborano ormai da
molto tempo con gli alieni. Sicuramente, nell’alto dell’infinito universo, questi neo mecenati continueranno a istruire nuovi ibridi per spargere seme
musicale sulla superficie terrestre a beneficio delle generazioni future. Il messaggio è chiaro: “We are here”.